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Casa-Teatro Vallegaudia si anima con Castelli d’aria

Castelli d’aria

Giovedì 25 aprile Casa-Teatro Vallegaudia, progetto di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 realizzato su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT e in partnership con l’Associazione Mestieri Misti APS, a cura di Francesca Montanari e Clio Gaudenzi, si anima con Castelli d’aria, un passo a due dell’artista Luna Papia con se stessa, in residenza in questi giorni a Vallegaudia, casa teatro sulle colline di Monteluro nel comune di Tavullia.

Castelli d’aria, un lavoro che unisce tecniche di acrobatica e danza (classica e contemporanea) alla tecnica circense del trapezio ballant, nasce dal desiderio di “giocare” con la propria identità troppo spesso costretta a “stare in riga”. Un dialogo fatto di danza e acrobazie, un dialogo di terra e di aria per giocare ancora con la propria identità nascosta, la propria identità bambina così indispensabile a mantenerci unici e vivi. “Siamo troppo sofisticati – racconta l’artista – ho bisogno di ridere come ridevo da bambina, di giocare senza paura di sporcarmi”.

Acrobata aerea specializzata in trapezio ballant, Luna Papia dopo un passato da ginnasta ritmica e da studentessa di antropologia si diploma nel 2018 presso il Centro Nazionale di Arte e Circo di Barcellona e nel 2021 presso la Scuola di Circo Flic di Torino. Contemporaneamente coltiva la passione per la danza, prima classica e poi contemporanea.

Ha collaborato con diverse compagnie attive nell’ambito del circo contemporaneo, tra le quali spiccano Cirk Vost (Francia), Circo Inzir, Circo Paniko e Teatro Nelle Foglie.

Il progetto Casa-Teatro Vallegaudia prevede l’ospitalità di sei residenze artistiche fino a luglio 2024. Al termine di ogni residenza, Vallegaudia aprirà le sue porte al pubblico per condividere i lavori, creando un vero e proprio palinsesto di eventi. Per il progetto sono stati selezionati creativi provenienti da tutto il mondo e attivi in diversi settori come la musica, danza, teatro, circo contemporaneo, illusionismo e arte circense.

Le presentazioni al pubblico a Vallegaudia sono a ingresso gratuito, riservato ai soci ENAC (Ente Nazionale Attività Culturali) / Turisport. È possibile tesserarsi in occasione degli eventi al costo di 5 euro. Per informazioni e prenotazioni Vallegaudia tel. 320 9145949.

Al via il progetto Circol-azioni

Circol-azioni

Dal 19 aprile al via un nuovo progetto di Pesaro 2024 che arricchisce il calendario dell’anno da Capitale. ‘Circol-azioni’ prende forma nella sezione della ‘natura operosa’ della cultura proponendo – da aprile ad ottobre – un ciclo di conferenze/incontri/laboratori su diversi temi strategici: innovazione e sviluppo sostenibile, diritti dei migranti e parità di genere. Si tratta di questioni cruciali del nostro tempo – ben segnalate anche dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite – attorno a cui ‘Circol-azioni’ vuole produrre consapevolezza e competenze generalizzate perché praticare la cultura significa anche e soprattutto divulgarla in maniera ampia presso la cittadinanza. Non a caso il progetto delinea come suo target principale di riferimento quello dei giovani. Il soggetto attuatore è CSV Marche ETS (Centro Servizi per il Volontariato delle Marche) affiancato – nel ruolo di partner – dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo per il percorso degli incontri/laboratori e dal Forum Giovani del Comune di Pesaro, più una serie di realtà del terzo settore coinvolte nelle diverse iniziative.

Il percorso prende le mosse da ‘Lezione zero’ un progetto formativo dell’Università di Urbino, con una serie di lezioni online ideate e formulate da docenti dell’ateneo, che sulla base di un format comune e dalle loro diverse prospettive disciplinari, hanno risposto alla domanda “che cos’è la sostenibilità?”; triplice l’obiettivo: incrementare le conoscenze sui diversi aspetti legati allo sviluppo sostenibileevidenziare buone pratiche e promuovere comportamenti responsabili rispetto all’ambiente, alle persone e al territorio. I giovani partecipanti saranno invitati a visionare le video-lezioni, e dal secondo appuntamento in poi si andranno ad approfondire – in modalità interattiva con laboratori – quattro dei temi in essi trattati, per arrivare infine alla co-progettazione di un evento autunnale dedicato.

Si parte venerdì 19 aprile (alle 17.30) al Bar trattoria sociale Utopia del Parco Miralfiore, con il primo dei cinque incontri per/con i giovani e la proiezione del video introduttivo della serie, sul tema generale della sostenibilità. Se ne parlerà con Elena Viganò, docente di economia e politica agroalimentare dell’Università di Urbino. I posti sono limitati ed è richiesta la prenotazione a pesaro@csv.marche.it.

Sottolinea Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro: “Lo sguardo di Pesaro 2024 è decisamente ampio e interpreta la ‘cultura’ anche e soprattutto come opportunità di offrire occasioni preziose per riflettere su questioni nevralgiche per il presente e il futuro dell’umanità. Come accade anche con il progetto Circol-azioni, un ciclo di iniziative diverse da primavera ad autunno, che mette in campo soggetti diversi del territorio che hanno – altro elemento prezioso – un’attenzione forte ai giovani e giovanissimi. Ancora una volta, dunque, obiettivo raggiunto per l’anno da Capitale”.

Continua Simone Bucchi, presidente del CSV Marche Ets: “In questa come in tante altre occasioni riscopriamo il CSV nel suo ruolo di agente di sviluppo del volontariato sul territorio. Nel progetto ‘Circol-azioni’, infatti, saranno coinvolti diversi Ets, l’Università e speriamo anche tanti giovani. Il nostro obiettivo è anche far emergere e coordinare le più significative energie del mondo del volontariato sui temi dell’Agenda Onu 2030 e non solo”.

CALENDARIO

Ciclo di cinque incontri/laboratori per/con i giovani

17.30-20.30 Bar trattoria sociale Utopia – Parco Miralfiore

venerdì 19 aprile Che cos’è la sostenibilità?

Incontro, proiezione video e aperitivo, interviene Elena Viganò, docente di Economia e politica agroalimentare – Università di Urbino

venerdì 10 maggio L’acqua tra monti e mare

Incontro, laboratorio e aperitivo con l’Associazione “La Lupus in Fabula”; intervengono Antonella Penna, docente di Ecologia e Marco Menichetti docente di Geologia dei terremoti – Università di Urbino

venerdì 24 maggio Pace e giustizia sociale

Incontro, laboratorio e aperitivo con Amnesty International Odv – Gruppo di Pesaro; intervengono Cristiano Maria Bellei, docente di Antropologia della mediazione culturale e Fatima Farina docente di Genere, lavoro e partecipazione sociale – Università di Urbino

venerdì 7 giugno Usa e ricicla

Incontro, laboratorio e aperitivo con Associazione Marche a rifiuti Zero; intervengono Giovanni Marin, docente di Economia dell’innovazione, e Chiara Lodi docente di Economia dell’ambiente e del territorio – Università di Urbino

venerdì 14 giugno Guarda il tuo stile di vita per clima e salute

Incontro, laboratorio e aperitivo con il Gruppo acquisto solidale di Pesaro e l’associazione Lupus in Fabula; intervengono Michela Maione, docente di Chimica dell’atmosfera e Elena Barbieri, docente di Biologia umana – Università di Urbino. Posti limitati, richiesta prenotazione pesaro@csv.marche.it

Incontri di co-progettazione con i docenti dell’Università di Urbino e i giovani partecipanti al percorso per ideare e sviluppare l’evento finale

venerdì 27 settembre e 11 ottobre h 17.30 – 20.30

Evento finale con la partecipazione dei docenti dell’Università di Urbino

venerdì 25 ottobre h. 17.30 – 20.30

Arriva a Pesaro la Casa-Teatro Vallegaudia

Vallegaudia

Casa-Teatro Vallegaudia nasce nell’ambito dei progetti di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT e in partnership con l’Associazione Mestieri Misti APS, che gestisce Vallegaudia, una casa teatro sulle colline di Monteluro nel comune di Tavullia. Il progetto, a cura di Francesca Montanari e Clio Gaudenzi, prevede l’ospitalità di sei residenze artistiche fino a luglio 2024. Al termine di ogni residenza, Vallegaudia aprirà le sue porte al pubblico per condividere i lavori, creando un vero e proprio palinsesto di eventi. Per il progetto sono stati selezionati creativi provenienti da tutto il mondo e attivi in diversi settori come la musica, danza, teatro, circo contemporaneo, illusionismo e arte circense.

Tutt’altro che la verità è il titolo del primo progetto di Circo El Grito e Wu Ming Foundation – di e con Giacomo Costantini, Clio Gaudenzi e Wu Ming 2, regia di Tonio De Nitto – che dopo il periodo di residenza svolto nel mese di marzo vedrà la sua restituzione pubblica il 27 giugno e 14 luglio nell’ambito del Festival Stupor Circus. Tutt’altro che la verità nasce dall’esigenza di condurre lo spettatore in un contesto in cui la narrazione, la tecnica circense, la musica dal vivo e l’illusionismo sono al servizio del gioco collettivo oltre che dello spettacolo propriamente detto. Lo spettatore sarà parte attiva della realizzazione del lavoro attraverso l’utilizzo di un dispositivo che gli permetterà di immergersi, interagire e contribuire allo sviluppo dello spettacolo.

Spazio alla danza con Pelvishood / Novo di e con Sivan Rubinstein, Masako Matsushita, produzione di Sivan Rubinstein (UK) in residenza nel mese di aprile a Vallegaudia dove verrà presentato al pubblico il 14 aprile. Novo è un nuovo assolo della serie Pelvishood di Sivan Rubinstein, danzatrice e coreografa di base a Londra. Il lavoro esplora il bacino come parte personale e integrante del corpo individuale e al tempo stesso del corpo collettivo e costituisce un’analisi sulle somiglianze e differenze.

Sempre nel mese di aprile Vallegaudia si anima con Castelli d’aria, un passo a due dell’artista Luna Papia con se stessa, in residenza dal 15 al 25 aprile quando avrà luogo la restituzione del lavoro al pubblico. Castelli d’aria nasce dal desiderio di “giocare” con la propria identità troppo spesso costretta a “stare in riga” mettendo in dialogo tecniche di acrobatica e danza (classica e contemporanea) con la tecnica circense del trapezio ballant.

Un’esplorazione del concetto di attesa e degli effetti che esso produce su mente e corpo sono al centro di NO. 746 con Erfan Nazarianpour, Ramin Akbari, regia di Saeed Naderi, produzione di Rooberoo Mansion Cultural Hub (Iran), in allestimento a Vallegaudia dal 6 al 19 maggio con presentazione pubblica il 18 maggio. Lo spazio di lavoro è inteso come territorio di fusione tra lo spazio scenico, in cui sta per avere luogo una performance e lo spazio ad esso circostante, in cui il pubblico sta aspettando la performance. I suoni dell’ambiente (sedie che si muovono, sussurri, passi e corpi) sono registrati e combinati da un sound engineer.

Sempre a maggio – residenza artistica dal 21 al 24 maggio con restituzione pubblica l’ultimo giorno – spazio al jazz sperimentale con Emilio Marinelli, John Michael Mawushie, Simone La Maida, Giovanni Hoffer in Horns Attack!. JBeat&Marinelli – che firmano la produzione – costituiscono l’incontro di due mondi musicali in cui jazz e hip hop si fondono in un sound unico e innovativo. Artisti di età diverse, etnie differenti (Africa e Europa), linguaggi musicali distanti danno vita a un viaggio sonoro attraverso paesaggi variegati, acustici contaminati dall’elettronica con un’identità sonora unica e riconoscibile.

Il progetto volge al termine a Vallegaudia nel mese di luglio con Sonata Oeste N.11, residenza artistica dal 2 all’ 11 luglio e presentazione al pubblico il 10 luglio. Il lavoro della spagnola Compagnia Vladimir Tzekov – con Manuel Bonillo, Sergio Boyarizo, Sabrina Catalán, Santiago Del Hoyo, Irene Martín, Carlos Pulpón, regia di Manuel Bonillo – parte da un processo di investigazione in cui i parametri propri dell’analisi musicale vengono applicati alla composizione dell’opera scenica. Mediante un linguaggio che attraversa teatro fisico, danza e testo si esplora ciò che sta dentro al teatro e ciò che intorno ad esso si muove, un viaggio emozionale o razionale, a seconda della scelta di ogni singolo spettatore.

Le presentazioni al pubblico a Vallegaudia sono a ingresso gratuito, riservato ai soci ENAC (Ente Nazionale Attività Culturali) / Turisport. È possibile tesserarsi in occasione degli eventi al costo di 5 euro. Tutt’altro che la verità nell’ambito di Stupor circus ingresso con biglietto (prezzo in via di definizione). Per informazioni e prenotazioni Vallegaudia tel. 320 9145949

Presentato il progetto In Cucina

In cucina

Nasce nell’ambito di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura, su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT e in collaborazione con Casa Bucci e Cooperativa Sociale Labirinto, In Cucina progetto che si sviluppa fino a dicembre in un ciclo di dieci cene sociali denominato Indovina chi prepara la cena e la proposta di tre spettacoli teatrali. La città di Pesaro è nota per l’industria delle cucine, esse hanno fatto la storia del design e del costume del nostro Paese. Il progetto nasce proprio dalla riflessione che le cucine sono il cuore della vita domestica, ma anche il teatro dei cambiamenti culturali e affettivi del nostro paese.

Indovina chi prepara la cena è un network di inviti a cena da aprile a novembre (inizio ore 19), un gemellaggio tra diverse esperienze di vita, con menu differenti. Casa Bucci, sede delle cene, e Labirinto Cooperativa Sociale – con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 – offrono un’esperienza conviviale dove i “cucinieri” protagonisti delle serate racconteranno ai partecipanti le loro storie attraverso vari menu. Si inizia il 15 aprile (ore 19) con La famiglia Bucci. A casa dei Bucci sono belle anche le ciotole dell’acqua del cane, cucinieri Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci, un racconto della influente famiglia pesarese dal punto di vista intellettuale con proiezioni di foto e video.

Il 29 aprile (ore 19) la fondazione Noi Domani racconta in Noi domani nell’oggi il proprio impegno per promuovere un futuro “adulto” per le persone con disabilità, con la complicità del cuciniere Luca Pazzaglia. Il viaggio di una famiglia dall’orrore della guerra in Siria fino a Casa Bucci, la storia di una famiglia che si ricompone in Italia e qui fiorisce di nuovo sono gli ingredienti di Dal fakoye alle tagliatelle (ovvero dal Mali a Pesaro) con Lassina Doumbia e Cristina Ugolini e il condimento di proiezioni di foto, video e musiche tradizionali. Parole di cucine con i cucinieri Gabriela Guerra, Claudia Urbinati e Mara Wolnitsky il 24 giugno mette in luce il fatto che le cucine, se potessero parlare, racconterebbero molto sulla violenza di genere che lì si consuma nel suo atto finale ma che prima inizia dove ancora non è visibile. Katia Angelini, cooperatrice e pedagogista del Centro per le Famiglie Urbino, il 2 settembre in Famiglie a tavola al tempo degli influencer condivide pensieri, utopie, riflessioni per restituire uno spaccato del modo di affrontare le sfide odierne.

Con l’ausilio dei cucinieri Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci il 23 settembre le feste dell’Unità, l’arrivo degli “intellettuali” Bucci e Dolcini in sezione e la nascita di amicizie trentennali sono al centro di Quando i favolosi anni ’70 di Cattabrighe/Vismara, in memoria di Angelo Torcolacci. Amante delle arti di cui è profondo conoscitore, Nerone (Alessandro Graziano Nereo Braschi) vive in un casolare vicino a Urbino, luogo di incontri con musica da oltre vent’anni. Il 7 ottobre in Nascere a metà del Novecento: un’educazione campagnola. La patata. Uno sguardo cubista offre un racconto attraverso lo sguardo dell’arte. Letture e racconti con gli educatori del Centro Diurno Margherita e Gianluca Ruscitti il 21 ottobre in Giù la maschera! storie “scottadito” della tradizione fanese raccontate e mangiate anticipano l’ultimo appuntamento in programma il 3 novembre con La cerimonia del caffè (che è originario dell’Etiopia), un brunch (inizio ore 12) con i cucinieri Seada Yasin Assen e Pierpaolo Loffreda dedicato alla cultura del paese africano con la suggestiva cerimonia del caffè, costumi tradizionali e oggetti di artigianato appositamente creati. Tutte le cene sono gratuite e riservate a 15/20 persone, prenotazione sul sito pesaro2024.it. Per informazioni ed eventuali variazioni al programma casabucci.it e 335 1389271.

Gli spettacoli in programma trasformano il palcoscenico in un’esperienza unica, conducendo gli spettatori nell’atmosfera magica e conviviale della cucina. Si inizia il 12 e 13 novembre alla Sala della Repubblica del Teatro Rossini con Teatro da mangiare? del Teatro delle Ariette. Seduti attorno a un tavolo, preparando e consumando un vero pasto, Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini raccontano a 30 commensali la singolare esperienza di contadini-attori, di vita in campagna e di teatro fatto fuori dai teatri. Roberto Abbiati e Leonardo Capuano in Pasticceri. Io e mio fratello Roberto al Teatro Sperimentale il 19 novembre trasportano gli spettatori in un mondo di tenerezza, di amore vagheggiato, di sospiri profumanti di cannella. Il trittico di proposte si conclude l’8 dicembre alla Sala della Repubblica del Teatro Rossini con la live performance Cena sul ring di The Faccions, un esperimento di elettronica innestato all’iconografia de L’ultima cena dove i musicisti, disposti intorno a un tavolo, inscenano un perfetto rituale, tra eufonia e cacofonia, noise music e partiture sacrali.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AGLI SPETTACOLI
BIGLIETTI cortesia per gli spettacoli 3 euro
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI 0721 387621 dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 19.30 – il giorno di spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 17
BIGLIETTERIA TEATRO SPERIMENTALE 0721 387548
Il giorno di spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 17 – la domenica di spettacolo pomeridiano dalle 10 alle 13 e dalle 16 – la domenica di spettacolo serale dalle 10 alle 13 e dalle 17
VENDITA ONLINE www.vivaticket.com
INFORMAZIONI Teatro Rossini tel. 0721 387621 | www.teatridipesaro.it
AMAT tel. 071 2072439 | www.amatmarche.net

I Tortelli in Crescendo di Spoleto sono i vincitori del Rossini Grand Gourmet

Tortelli in Crescendo

Sono i “Tortelli in Crescendo” – abbinati a un Altobella Doc 2022 dei Colli Maceratesi e all’opera La gazza ladra – realizzati da studentesse e studenti del Giancarlo De Carolis di Spoleto – il piatto vincitore dell’edizione “Capitale” di “Gioachino Rossini Grand Gourmet”, concorso per istituti alberghieri ideato per diffondere il verbo della cucina rossiniana e manifestare la natura ‘operosa’ della cultura di Pesaro 2024.

Una bellissima edizione, quella 2024, di questa sfida – spiega Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza dal terzo piano di Casa Rossiniche assume anche una valenza particolare sia perché si svolge nell’anno della Capitale, sia per la grande rispondenza di adesioni da tutta Italia. Sono stati 14 i candidati al concorso; di questi 5 sono stati i selezionati per la finale”.

Giornata che si è svolta anche alla presenza dell’alberghiero di Sarajevo, “Abbiamo infatti deciso di aprire – su invito – il concorso all’estero, e oggi siamo stati molti lieti di ospitare una rappresentanza dell’istituto della Bosnia ed Erzegovina, con cui la città ha un legame pluridecennale; che abbiamo voluto traslare anche sulla creatività della cucina e sulla reinterpretazione del messaggio del cucinare, vivere e mangiare ‘alla Rossini’ – che era un po’ il vivere al meglio, ‘all’italiana’ di due secoli fa. Ringraziamo l’istituto Santa Marta per l’organizzazione e per la sua autorevolezza che garantisce alla macchina organizzativa del concorso di funzionare al meglio e continuare in questo ‘crescendo’ di prestigio del ‘Gioachino Rossini Grand Gourmet’ che raccoglie sempre più curiosità e prestigio per il tema rossiniano su cui si concentra, per il valore della giuria che lo compone e per il rigore del suo svolgimento” ha concluso Vimini.

Presente, in collegamento, anche Marco Di Ruzzaambasciatore italiano in Bosnia Erzegovina, che ha sottolineato: “Siamo felici di portare un piccolo contributo a questo progetto, coinvolgendo l’istituto alberghiero di Sarajevo. È una collaborazione che cementerà la nostra storica amicizia con Pesaro, una città accomunata con Sarajevo per l’arte, la musica e la cultura in particolare. E che riuniamo oggi nel segno dei due grandi amore del maestro Rossini, la musica e la cucina che non hanno tra loro alcuna contraddizione: entrambe sono espressioni artistiche, entrambe hanno come elemento comune la bellezza”.

Obiettivo del concorso, riservato agli studenti delle classi terze, quarte e quinte di enogastronomia, cucina, pasticceria, sala e vendita degli istituti professionali alberghieri, è stimolare la creazione di piatti originali e moderni, basati sui prodotti amati da Gioachino Rossini, alla ricerca di nuove esperienze di piatto, vino e musica rossiniana, e alla conoscenza della vita e delle opere del grande musicista e gourmet.

A giudicare piatti e abbinamenti è stata la giuria composta da: Elsa Mazzolini de La Madia (presidente); Roberto Franca, dirigente scolastico dell’istituto alberghiero Santa Marta; lo chef Giuseppe Portanova; Eliana Mennillo, contitolare del Rossini Bistrot; Giuseppe Giovanetti, esperto su dimensione ‘gourmet’ di Rossini; Catia Amati, della Fondazione Rossini; Raffaele Papi, sommelier. “La scelta è stata molto complessa – ha detto Mazzolini -. Le scuole – allievi e insegnanti – si sono impegnate nella ricerca storica, artistica ed enogastronomica legata al Maestro”.

“I candidati hanno lavorato in maniera ordinata e pulita – ha aggiunto Portanova -, presentando piatti interessanti. Tutti avevano delle piccole imperfezioni, che è normale siano presenti in proposte realizzate da chi sta crescendo e studiando e che oggi si è confrontato con un altro aspetto di questo bellissimo lavoro: la competitività e l’adrenalina, componenti con cui, svolgendo questa professione, dovrete imparare a convivere”.

Papi ha rivolto il suo plauso a ragazze e ragazzi, “c’è bisogno di voi e della vostra passione, che avete ‘servito’ anche nella mise en place – in questo settore”. Amati, sulla parte musicale, ha precisato, “Grazie agli allievi e ai loro insegnanti che hanno cominciato un percorso sull’ascolto e la conoscenza di Rossini. In ogni piatto è stato portato un elemento che si sposa benissimo con l’eredità rossiniana”.

I PREMI

Agli alunni vincitori – Cristin Kooliath, 4^A Eno; Chiara Nicoletta, 4^A Eno; Emanuele Filloramo, 4^B sala – oltre al titolo di “Gioachino Rossini Grand Gourmet” 2024, è stata assegnata l’opportunità di svolgere uno stage presso il ristorante Portanova di Urbino. L’istituto Giancarlo De Carolis di Spoleto, ha ricevuto 1000 euro in attrezzature da laboratorio di cucina o di sala. A tutti i partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione all’iniziativa, l’Epistolario rossiniano della Fondazione Rossini; la guida dei vini regionali AIS Marche per gli abbinamenti dei vini ai piatti.

PARTECIPANTI ALLA FINALE

Ad accedere alle fasi finali del concorso, sono stati 5 alberghieri d’Italia.

Il Giancarlo De Carolis di Spoleto PG), con la ricetta “Tortelli in Crescendo” abbinato a un Altobella Doc 2022 dei Colli Maceratesi e a La gazza ladra.

L’Ipsseoa Severo Savioli di Riccione, con il suo “Filetto alla Rossini in Riviera adriatica“, abbinato a un Verdicchio dei Castelli di Jesi Coroncino e a Sei sonate a quattro.

L’istituto Ugo Mursia di Carini (PA), con il “Falso cono alla stracciatella con cacao, perle e scaglie di cioccolato“, abbinato a un Verdicchio dei castelli di Jesi classico riserva Docg “Rincrocca” 2020, La Staffa e all’ouverture da La Cenerentola.

L’istituto Flora di Pordenone, con la sua “Overture Rossiniana” servita con un Verdicchio di Matelica Doc sulle note dell’ouverture dall’opera Guglielmo Tell.

L‘istituto Panzini di Senigallia, con la ricetta “Macaron Rossini“, da pasteggiare con vino e visciole dell’azienda vinicola Landi Luciano ascoltando l’ouverture dall’opera Guglielmo Tell.

ROSSINI GOURMET

“Gioachino Rossini, Grand Gourmet” fa parte del progetto “Rossini Gourmet” ideato per celebrare a tutto tondo la figura del maestro che a Pesaro ebbe i natali, noto a livello internazionale non solo per le sue doti musicali ma anche per la passione “gourmand”. Il progetto, manifesta la natura “operosa” della cultura, finalizzata al passaggio di competenze tra generazioni, generi, soggetti di diversa provenienza; dimostra l’importanza del confronto col sapere del passato e con le competenze degli individui per alimentare l’innovazione che è alla base dell’operosità pesarese e alle radici di un’arte del vivere.

Al progetto Rossini Gourmet e allo specifico concorso “Gioachino Rossini, Grand Gourmet” è riservato uno spazio importante nel programma di Pesaro 2024 – Capitale Italiana della Cultura perché “la cucina è un’arte, cerca modi inediti di combinazione fra i diversi ingredienti per produrre sapori che offrano, a chi l’assaggia, un’esperienza estetica da compiere attraverso il gusto. È così che la cucina ci mette in contatto con la bellezza” ha aggiunto Vimini.

Lettura e inclusione: “A voce tua”, il progetto di Pesaro 2024 per le scuole

A voce tua

Pesaro 2024 presenta il nuovo progetto di dossier che prende il via nell’anno da Capitale: giovedì 15 febbraio all’Istituto Comprensivo Dante Alighieri parte A voce tua progetto per le scuole che rientra nella sezione della ‘natura operosa’ della cultura. L’inaugurazione del progetto è in programma per giovedì 15 febbraio dalle 9 alle 11 all’Istituto Comprensivo Dante Alighieri con la proposta ‘Di testo in testo … di cultura in cultura, che prevede i saluti nelle lingue dei paesi di origine degli alunni stranieri delle classi IIA e IID della scuola secondaria di primo grado. Ma questo è solo l’inizio perché il calendario si svolgerà lungo tutto il 2024 con ben 54 tappe che avranno come sedi le scuole, le biblioteche e molti altri luoghi di incontro.

Leggere per conoscere e per conoscersi, per viaggiare da fermi, attraversare un muro, uscire da sé. ‘A voce tua’ raccoglie e rilancia l’esperienza, le conoscenze e le competenze di ‘Pesaro Città che legge’ – riconoscimento ottenuto dal MIC nel 2017 grazie a cui ha preso forma una rete di numerosi soggetti pubblici e privati che si impegnano per la promozione del libro e della lettura -, ponendosi un intento ambizioso: trasformare un’attività solitaria in un’esperienza inclusiva e comunitaria attraverso la lettura ad alta voce.

‘A voce tua’ traspone le pratiche del testo a fronte nella lettura ad alta voce per demolire le barriere di abilità, sociali e linguistiche che ci separano dal libro e dall’altro, coinvolgendo una vasta gamma di lingue e pratiche di lettura. In particolare, il progetto prevede la creazione in vari contesti (come biblioteche, centri sociali e altri luoghi aperti al pubblico) di tre tipologie di gruppi di lettura: fronte a fronte, gruppi di lettura ad alta voce in “lingua a fronte” dall’italiano alle lingue più parlate a Pesaro (romeno, albanese, ucraino, arabo, cingalese e tamil) e viceversa; mano a mano: gruppi di lettura ad alta voce di libri tattili e in CAA; gesto a gesto: gruppi di lettura in LIS.

I gruppi includeranno le lingue straniere diffuse a Pesaro, i libri tattili e la comunicazione aumentativa e alternativa (CAA), nonché gruppi di lettura nella Lingua Italiana dei Segni (LIS). La partecipazione è aperta a coloro che già utilizzano queste lingue, a chi le sta studiando o desidera farlo. L’obiettivo è quello di creare comunità interlinguistiche e offrire corsi di italiano come seconda lingua (Italiano L2), Braille, LIS e le principali lingue straniere parlate a Pesaro contribuendo a rendere la città ancora più inclusiva e culturalmente vibrante.

La promozione dell’inclusione avviene dunque attraverso la conoscenza linguistica, offerta come opportunità di apprendimento a chiunque voglia coglierla. Tra le realtà che hanno collaborato più attivamente al progetto, Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani, l’associazione Arcoiris, l’associazione Villa C’è, il coordinamento pedagogico dei Servizi Educativi del Comune; quest’ultimo un sabato al mese proporrà laboratori per bambini e famiglie, gruppi di lettura ed esperienze sensoriali.

Attuatore: Show Village

Partner: Pesaro Biblioteche, operatori della rete di Pesaro città che legge, tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia

Info e calendario aggiornato su www.pesaro2024.it

A Pesaro gli esercizi col pubblico di BAT Bottega Amletica Testoriana

BAT Bottega Amletica Testoriana

Arriva a Pesaro 2024 BAT Bottega Amletica Testoriana, il progetto curato da Antonio Latella con l’obiettivo di mettere in relazione attrici e attori con la poetica di Giovanni Testori nella ricorrenza del centenario della sua nascita, promosso da AMAT per Pesaro 2024 (progetto di Comune di Pesaro, MiC e Regione Marche con Fondazione Pescheria), Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e stabilemobile, in collaborazione con Associazione Giovanni Testori. Il percorso di formazione – partito nel febbraio scorso, con tappa al Piccolo Teatro Grassi di Milano dal 27 al 29 ottobre e dal 3 al 5 novembre 2023 – è atteso a destinazione al Teatro Rossini di Pesaro, dal 13 al 18 febbraio 2024 in forma di “Esercizi con il pubblico” e vede coinvolti otto giovani donne e uomini del teatro italiano: Noemi Apuzzo, Alessandro Bandini, Andrea Dante Benazzo, Matilde Bernardi, Flavio Capuzzo Dolcetta, Chiara Ferrara, Sebastian Luque Herrera, Beatrice Verzotti.

Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro: «Il percorso di Pesaro 2024 è stato terreno fertile per la semina di una serie di valori che sono stati capaci di far germogliare tantissimi progetti interessanti guidati da un principio onnipresente: la partecipazione e condivisione con la comunità. Il progetto BAT è davvero un esempio eccellente – e anche umanamente molto intenso – di questo approccio culturale. Il fare teatrale inteso come momento di condivisione tra artisti e pubblico, il teatro come esperienza che interpella e stimola lo spettatore durante il processo di creazione, mi sembrano davvero un’applicazione felicissima del lavoro di coprogettazione che ci ha accompagnato in ogni fase di Pesaro 2024».

Per il presidente AMAT Piero Celani «La Bottega Amletica Testoriana conferma la vocazione della nostra Regione ad accogliere e far germogliare anche nel campo teatrale le idee più innovative. Le Marche rendono disponibili a grandi artisti e grandi temi un ecosistema fatto da teatri meravigliosi, ambienti culturalmente fecondi e ricettivi e occasioni importanti, quali Pesaro 2024, che condividono con un pubblico attento e presente. Le Marche possono contare su quelle competenze di eccellenza e sulla grande capacità di interlocuzione con i partner, che quotidianamente l’AMAT, che mi onoro di presiedere, mette a disposizione delle attività teatrali di tutti i Comuni della regione così come delle esperienze teatrali di prim’ordine come BAT».

«BAT è presente a pieno titolo nell’area dei progetti della natura operosa della Cultura di Pesaro 2024. Rappresenta un’esperienza innovativa – nota Silvano Straccini direttore generale di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 – che sfida il consumismo culturale attraverso un’inedita modalità partecipativa e di apprendimento collettivo, ponendosi tra l’opera teatrale e il suo pubblico. Il testo, nell’interpretazione di Testori, diventa un diario di bordo, che sollecita la riflessione sul percorso teatrale e lo spazio come luogo di trasmissione culturale attiva, superando con grande coraggio la fruizione passiva della cultura».

Una “bottega” teatrale, un luogo aperto di studio e lavoro, per darsi insieme – attori, regista, maestranze e pubblico – la possibilità di una vera ricerca intorno al mistero di Amleto nelle tre tappe formulate da Giovanni Testori, una trilogia che lo accompagnò per tutta la vita: la sceneggiatura scritta per il cinema, L’Ambleto e Post-Hamlet. Sin dall’inizio il progetto BAT Bottega Amletica Testoriana è anche affiancato da un inedito rapporto con lo spettatore: attraverso una call pubblica sono stati selezionati otto spettatrici/spettatori “in avamposto” – Elisa Agostinelli, Andrea Bontempi, Giulia Ceglia, Nicoletta Eligio, Clara Fedi, Jacopo Garbuglia, Abanoub Gayed e Anya Pellegrin -, complici della ricerca degli otto attrici/attori in una sorta di inedita “intimità”, condividendone il percorso in un vero processo di scambio reciproco.

“Quest’ultima fase del lavoro – notano Federico Bellini e Antonio Latellasi presenta quindi come la restituzione finale di questo viaggio, destinato a non sfociare in uno spettacolo ma in ricerca che non intende abbandonare la sperimentazione e le sue possibili forme, come è accaduto ad esempio per il Post-Hamlet, dove il lavoro musicale modulato su tempi e ritmi del rap ha permesso di render conto di una costruzione verbale, secca, martellante, assertiva. Così come, nella lunga analisi testuale, non si sono cercate chiavi interpretative dei testi da assumere come verità assolute, ma piuttosto domande che continuano a interrogarci, soprattutto nello sviluppo dei personaggi di Shakespeare attraversati da Testori in tre lavori totalmente differenti. […] In definitiva, le ultime restituzioni pubbliche di BAT speriamo e pensiamo possano aprire una porta, forse non solo una, allo studio da condividere tra artisti e pubblico, con ogni probabilità una delle forme più alte del fare cultura.

In coincidenza con la designazione di Pesaro a Capitale italiana della cultura, pensiamo che questo tentativo di mettere il pubblico di fronte ad una materia viva, ancora informe, una materia che è ricerca e non formalizzazione, e al contempo permettere ad esso di partecipare al processo di studio e farsi soggetto d’indagine entrando in comunione con gli artisti, sia una grande possibilità per tutti, un gesto altruistico che pensiamo possa a buon diritto definirsi atto di politica culturale. Per portare a termine quest’esperimento non potevamo che farci guidare da un autore come Testori, che ha fatto della sua ricerca linguistica una delle più estreme e pericolose rivoluzioni operate sulla lingua italiana, qualcosa che ha segnato un confine invalicabile: esiste un prima e un dopo Testori, a teatro e non solo. […] Così, insieme al pubblico di Pesaro, proveremo un’ultima volta a scardinare i meccanismi tradizionali di ciò che viene definito “rappresentazione”, per affondare insieme al pubblico nel caos e nella confusione vitale di un processo creativo che possa un giorno essere ricordato come una tappa del “fare cultura”. In altre parole, fare in modo che la vita di tutti i giorni non sia solo “rappresentazione” ma continuo studio del libro che siamo e che diventeremo”.

La Bottega Amletica Testoriana costituisce anche una preziosa occasione per gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Pesaro. Il percorso Verso Amleto, attraverso Testori ha visto coinvolte la classe III A del Liceo Classico Mamiani e un gruppo di studenti provenienti da varie classi del Liceo Storoni. Dopo l’affondo su Amleto di William Shakespeare a cura del direttore di AMAT, Gilberto Santini, le studentesse e gli studenti si sono confrontati con le tre riscritture di Giovanni Testori, presentate dalla professoressa milanese Lucia Bonacina, esperta della materia; successivamente le classi si sono misurate con la lettura e l’approfondimento dei testi. Si preparano oggi ad entrare nella Bottega Amletica Testoriana, pronti a scoprire come la parola di Testori risuoni, per loro, nel corpo degli attori/attrici guidati da Antonio Latella.

Durante la settimana pesarese di BAT, l’artista Simona D’Amico inaugura il 12 febbraio (ore 18) la mostra personale Schizzare. Disegni ‘rubati’ dalla Bottega Amletica Testoriana alla Galleria Rossini di Pesaro, presentando disegni legati allo studio di questa speciale Bottega. Simona D’Amico, coinvolta in qualità di insegnante di disegno, insieme ad altri professionisti che hanno affiancato Antonio Latella durante il processo della Bottega, ha accompagnato gli attori e le attrici a confrontarsi con Testori attraverso la pratica pittorica. L’artista palermitana riunisce ora in questa mostra (fino al 18 febbraio) i disegni su carta a tecnica mista che ha realizzato durante il progetto, ‘rubando’ volti e sguardi degli attori/trici, degli spettatori/trici ma anche del personale che dietro le quinte ha seguito un anno di processo della Bottega Amletica Testoriana. Ingresso gratuito.

Info

BAT Bottega Amletica Testoriana. Esercizi con il pubblico biglietto cortesia 3 euro, biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, AMAT circuito vivaticket. Dal 13 al 17 febbraio dalle ore 18 alle ore 22, 18 febbraio dalle ore 16 alle ore 20.

 

Dal 12 febbraio via al progetto BLU: il colore della cuccagna

BLU: il colore della cuccagna

Dopo ‘Oceano Adriatico’, ‘Botanica Partecipata’ e ‘Dalle sculture nella città all’arte della comunità’, Pesaro 2024 presenta un nuovo progetto di dossier che prende il via nell’anno da Capitale: lunedì 12 febbraio a Urbino parte ‘BLU: il colore della cuccagna’, costruito attorno al tema del blu con un preciso riferimento alla pianta Isatis tinctoria tipica dell’area conosciuta come ‘guado’. Collocato nella sezione della ‘natura operosa’ della cultura, il progetto a cura dell’artista Giovanni Gaggia attribuisce a questa tinta un inestimabile valore, sottolineando il suo profondo legame storico con l’ambito dell’arte e della produzione artigianale. Vi è inoltre riflessa la nascita di un ‘distretto produttivo’ ante litteram, in cui l’arte si fonde con l’agricoltura, la biologia, la chimica e l’economia, dando vita a una sorta di autentica ‘Natura della Cultura’ perfettamente in linea con Pesaro 2024.

‘BLU: il colore della cuccagna’ coniuga il contemporaneo con antichi saperi e tradizioni legati alle arti tintorie, per generare una visione futura abbracciata e condivisa dalla comunità. Questo principio si concretizza in una serie di attività che inizieranno a Urbino il 12 febbraio con un convegno al Teatro Sanzio ed entreranno nel vivo con la settimana-evento affidata al Comune di Pergola (18-25 febbraio) e poi svilupparsi nell’intero anno toccando tutto il territorio. Nucleo fondante dell’intero percorso è rappresentato dalla mostra ‘L’Oro Blu’ a cura di Leonardo Regano, che apre le collezioni d’arte del Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola al confronto con l’opera di 40 artisti contemporanei, mettendo in dialogo le ricerche di maestri e giovani talenti della scena artistica attuale sul tema del Blu e dell’Oro. Da qui, seguendo la linea filosofica di Casa Sponge – ente attuatore del progetto – nel corso dell’anno si dipanano residenze, workshop, attività diffuse nei borghi, residenze e dialoghi con gli artisti, laboratori e seminari di impronta didattica che vedranno coinvolte, accanto alla comunità, anche le scuole di ogni ordine e grado, grazie al supporto del Dipartimento di Educazione del Museo della Ceramica di Savona. L’obiettivo è importante: affidare all’arte la memoria passata e recente con il compito di trasformare e generare una visione futura. Dall’inaugurazione della mostra il 24 febbraio, il progetto si amplierà su due filoni – quello della residenza e della didattica – estendendosi nello spazio cittadino e territoriale, includendo i Comuni di Urbania, Peglio, Borgo Pace e Sant’Angelo in Vado fino a toccare la ‘Capitale’ Pesaro.

Alla conferenza stampa erano presenti: per Pesaro 2024, Silvano Straccini direttore generale e Agostino Riitano direttore artistico (in collegamento), Giovanni Gaggia curatore del progetto, Simona Guidarelli sindaca di Pergola, Massimo Guerra vicesindaco e assessore alla cultura e al turismo di Sant’Angelo in Vado e direttore del Museo dei Colori Naturali di Lamoli di Borgo Pace, Leonardo Regano curatore della mostra ‘L’Oro Blu’ (in collegamento).

Ha aperto Silvano Straccini, sottolineando come questo progetto “sia uno di quelli più intimi e più importanti della candidatura per il suo legame stretto con il territorio”. Rientra nella categoria della natura operosa della cultura. Un progetto che ha seminato spore nella provincia, ed è stato pensato fin dall’inizio per coinvolgere 6 comuni della Provincia con il ruolo di capofila da parte del Comune di Pergola che ha avuto un ruolo di coordinamento. Il calendario annuale è ricco e fa leva sulle tradizioni identitarie del nostro territorio e sul suo artigianato. “Il progetto è come una collana di tante perle per raccontare la provincia”.

Per Agostino Riitano “questo è stato il progetto che abbiamo raccontato – non a caso – nella cerimonia di presentazione del dossier di candidatura – perché per noi era un po’ il paradigma di tutta una serie di azioni che avremmo voluto sviluppare nel 2023 e nel 2024, ovvero avviare quel percorso di cocreazione, di collaborazione profonda con diversi soggetti non solo amministrativi per potere mettere su un progetto corale fortemente radicato in una dinamica identitaria locale ma che potesse avere quel piglio giusto per fare lo slancio da locale a nazionale e internazionale, tenendo insieme la dimensione dell’innovazione con quella della tradizione. E qui ci siamo riusciti. Il progetto di fatto incarna la dimensione più profonda di quello che noi abbiamo inteso con Pesaro 2024 perché tiene insieme agricoltura, biologia, l’arte, il territorio e cioè tutte le declinazioni possibili per raccontare nel migliore dei modi il nostro tema di candidaturaSarà un programma ricco che coinvolge diverse fasce di pubblico e che contiene in sé tutto il senso di Pesaro 2024″.

Così Giovanni Gaggia, curatore del progetto “Preferisco definire ‘Blu: il colore della cuccagna’ un processo piuttosto che un progetto. Ho applicato le stesse modalità d’azione che utilizzo nella realizzazione delle mie opere d’arte: in primis la costruzione delle relazioni. Le comunità sono protagoniste insieme agli artisti, che per un anno vivranno e creeranno nel nostro territorio. Dalla mostra una serie di cerchi concentrici si dipaneranno e andranno a toccare luoghi differenti con l’idea che questo non sia il punto di arrivo ma la partenza. Nasce un cammino nuovo, impostato sulla via esistente attorno alla pianta Isatis Tinctoria, ma quel BLU oggi si amplia di cromie che dal cielo sfumano nell’oltremare.”

“Con la mostra L’Oro blu, il Museo dei Bronzi Dorati e della città di Pergola torna ad aprirsi al contemporaneo ospitando una mostra collettiva che porta nel comune marchigiano una significativa rappresentanza dell’attuale scena artistica contemporanea, all’insegna della contaminazione e della ibridazione dei linguaggi espressivi senza limiti temporali e stilistici” ha concluso il curatore Leonardo Regano.

BLU: il colore della cuccagna

Attuatore Casa Sponge

Progetto a cura di Giovanni Gaggia

Mostra ‘L’Oro Blu’ a cura di Leonardo Regano

Partner Comuni di Pergola, Urbania, Urbino, Borgo Pace, Peglio, Sant’Angelo in Vado

Special partner Museo della Ceramica di Savona

Sponsor  ETS engineering trasporto sollevamento

Si ringrazia per il supporto Ideal Blue DENIM EVOLUTION Gruppo Florence, Rebel House

CASA SPONGE

Casa Sponge è prima di tutto un artist-run space e una residenza d’artista diretta dall’artista Giovanni Gaggia. Fa parte dei “Luoghi del Contemporaneo” del Ministero della Cultura Italiana. Nato nel 2007, è un luogo dove meditare, studiare e riposare, una casa dedicata all’arte contemporanea aperta al viaggiatore: arte contemporanea e paesaggio, azione e meditazione. Sorge nei pressi del minuscolo borgo di Mezzanotte, a due passi da Pergola, circondata da querce e campi coltivati, da cui vedere le sommità del Catria e del Nerone. È un casolare di campagna risalente all’Ottocento in cui ogni ogni angolo della casa ospita opere d’arte contemporanea di artisti nazionali e internazionali.

Oceano Adriatico inaugura il programma di Pesaro 2024

Oceano Adriatico

L’anno da Capitale è partito e, giorno dopo giorno, sul ricco calendario prendono il via i progetti che compongono il dossier di Pesaro 2024. Mercoledì 24 gennaio (ore 18.30) al GRA’ di Palazzo Gradari, taglia il nastro ‘Oceano Adriatico’ progetto che – nella sezione della ‘natura operosa’ della cultura – si propone di ‘potenziare’ la prospettiva di Pesaro Città Creativa UNESCO della musica, utilizzando la musica come ‘strumento di composizione sociale’ e promuovendo nuove modalità di approccio al suono e alla produzione di giovani musiciste e musicisti.

Il nome riprende il titolo del disco pubblicato nel dicembre 2020 con 20 anni di musica indipendente a Pesaro e 42 band per scoprire tutto quello che succede sull’Oceano Adriatico (produzione, Black Marmelade Records, Za Musica, Comune di Pesaro). L’obiettivo è di riconoscere alla musica la capacità di creare ambienti di vita positivi, sostenere relazioni interpersonali e permettere esperienze collettive di festa e scoperta. L’idea è di “liberare la musica nella città”, offrendo esperienze – con un focus speciale sui cittadini più giovani – che vanno oltre il comune, stimolando attenzione ambientale, corresponsabilità e inclusione. Attraverso un processo circolare, l’esperienza artistica alimenta crescita personale e coesione di comunità, contribuendo a migliorare per tutti le condizioni di vivibilità della città. In sintesi, “Oceano Adriatico” si propone di trasformare la musica in un catalizzatore positivo per il cambiamento sociale e culturale a Pesaro. Il rapporto musica/città viene svolto attraverso tre filoni di proposte – da gennaio a dicembre – che consentono di riconoscere e sperimentare la città dal punto di vista della musica: Piano Pianissimo/Forte Fortissimo, Fuori!, Musica: sostantivo femminile plurale. Nel calendario trovano quindi posto concerti a basso volume in sedi inaspettate, un evento ad alto volume di reggae/dub, un laboratorio di educazione all’ascolto della città, corsi di canto corale e incontri con le scuole per capire la ‘questione femminile’ in musica.

Il soggetto attuatore di ‘Oceano Adriatico’ è la Cooperativa Sociale Labirinto.

Alla conferenza stampa erano presenti: Camilla Murgia assessora alla Crescita con delega alle Pari Opportunità del Comune di Pesaro, Silvano Straccini direttore generale Pesaro 2024; in collegamento Agostino Riitano direttore artistico di Pesaro 2024; per Cooperativa Sociale Labirinto, il presidente Davide Mattioli e Vittorio Ondedei coordinatore del progetto.

Ha aperto Camilla Murgiasiamo qui a presentare i progetti che compongo il mosaico del programma di Pesaro 2024, con un progetto che avrà una serie di azioni che affidano ai giovani, un ruolo da attori protagonisti e lo fa attraverso la musica, che pensa anche alle differenze di genere e alla musica femminile in particolare. Ci tengo a sottolineare la filosofia dietro questi progetti, Oceano Adriatico in modo forte: le tematiche sulle pari opportunità, ma anche l’dea di cultura come apertura e come slancio che vada ben oltre il 2024. Con Pesaro 2024 stiamo realizzando una mappatura del territorio per avere risposte che ci serviranno a costruire ciò che ancora in città non c’è. 

Oggi è l’avvio ufficiale e concreto di Pesaro 2024 e ‘Oceano Adriatico’ è l’immagine vera di una capitale che lavora nel segno della cocreazione, condividendo obiettivi e modalità di realizzazione dei progetti con tanti soggetti della città: così Silvano StracciniSiamo dentro la natura operosa della cultura, uno dei 5 assi da seguire, il soggetto attuatore è la Cooperativa Labirinto che ha creato i contenuti sulla base di linee progettuali che abbiamo condiviso, è Labirinto il soggetto sul campo, non potevamo aprire il calendario in modo migliore. 

Ha continuato Agostino Riitanosiamo molto felici perché siamo riusciti ad avviare la capitale come l’avevamo immaginata con una partecipazione popolare molto elevata, con un mix che in piccolo testimonia ciò che vogliamo fare nel corso dell’anno. Iniziare con ‘Oceano Adriatico’ è il modo migliore per iniziare perché tiene dentro tantissimi dei livelli che svolgeremo durante l’anno. L’idea è di liberare la musica nella città. E’ stata una scelta di natura ideologica: abbiamo passato l’intero anno a lavorare con i principali soggetti culturali, abbiamo lavorato gomito a gomito, con realtà di diverse dimensioni. Oggi siamo con Coooperativa Labirinto realtà solida che opera nel welfare del sociale, ma anche soggetti più piccoli per fare capacity building generale. In questo progetto ci sono: l’elemento ambientale, l’inclusione con la questione di genere e la volontà di scardinare l’idea della musica solo organizzata. Obiettivo finale: ragionare diversamente sulla città e fare cose con i giovani creando spazi di autonomia. 

Così invece Davide Mattioli, presidente di Cooperativa Sociale Labirinto: “Labirinto è il soggetto attuatore di due progetti e partner di altri due, quindi il livello di coinvolgimento è molto alto per un’attività importante per il territorio. Oceano Adriatico ci porta nuovamente a progettare in un campo di intervento con una categoria di cittadini cui noi prestiamo sempre molta attenzione”.

Ha concluso Vittorio Ondedei: “L’idea di fondo di ‘Oceano Adriatico’ è di ‘approfittare di Pesaro Capitale della cultura italiana per esplorare la partecipazione dei giovani come pubblico e musicisti e per sperimentare con programmazione diverse da ciò che si fa di consueto. Qualcosa è cambiato nel rapporto tra musica e città. Vogliamo Esplorare la modalità del vivere con la musica – con un effetto pulviscolare – , e il progetto sarà l’occasione per raccogliere elementi per capire cosa manca in città. 

PIANO PIANISSIMO/FORTE FORTISSIMO

in collaborazione con il GRA’ – non solo cibo da cortile –

mercoledì 24 gennaio ore 18.30, GRA’, inaugurazione progetto

Il rapporto fra la musica suonata/riprodotta e una città è sempre controverso. Solitamente confinata in luoghi e tempi normati per legge, ogni tanto la musica esce dai confini e produce tensione. Del resto l’identità musicale contribuisce a caratterizzare una città, a creare connessioni fra i suoi abitanti, ad essere di sostegno per attività creative, culturali e commerciali. Piuttosto che tematizzare in luoghi di intenzione e parola, il rapporto fra musica e città, fra suono e rumore, fra

diritto alla fruizione e diritto alla quiete, questa sezione si propone di affrontare il tema partendo dall’organizzazione di eventi musicali particolari in cui la musica esce dai suoi confini, misurando e negoziando nuove condizioni, per sperimentarle e valutare se siano praticabili.  La città verrà allora riconosciuta e sperimentata dal punto di vista musicale, Sono previsti concerti a basso volume in sedi inaspettate e un evento ad alto volume di reggae/dub, genere musicale in cui l’impianto audio è uno strumento musicale vero e proprio, un laboratorio unico di educazione all’ascolto della città e di esplorazione dei suoi suoni più nascosti.

febbraio-giugno

Foreste elettriche Cinque laboratori di ascolto profondo (max 30 partecipanti) a cura de ‘L’Impero della Luce’ per capire come suona il silenzio della città. Attraverso una speciale strumentazione tecnologica, si condurrà un’esplorazione guidata dei suoni inaudibili dei campi elettromagnetici che costellano le nostre città: i segnali trasmessi dalle antenne, gli antifurti, il fischio della corrente, le tonalità armoniche, i ritmi e i rombi delle cabine dell’alta tensione, i cavi sotterranei, le reti wifi.

22 marzo, 11 ottobre

Concerti piccoli: 2 giornate di musica suonata dal vivo in spazi inusuali ed inaspettati (uffici pubblici, negozi, androni, sale prove, abitazioni) in cui le note si confrontano con i suoni della città, delle automobili, delle persone in una sorta di incontro dialettico molto particolare.

9 agosto

Concerto Grosso

La musica a volume alto non gode di buona reputazione: disturba, rovina il sonno, irrita. E poi è associata a generi musicali controversi, come il metal o la tecno. Nel ‘Concerto Grosso’ volume e densità del suono sono connaturati alla proposta musicale stessa, con un sound system reggae/dub dal suono potente ma capace di creare un’esperienza sonora avvolgente e a suo modo morbida.

FUORI!

In collaborazione con associazione POPGRUPPO 

Venerdì 23 febbraio, Circolo Mengaroni: evento di presentazione del festival diffuso

marzo-luglio

Essere Capitale della Cultura può essere l’occasione perfetta per sperimentare nuove modalità di organizzare, sperimentare e vivere eventi musicali, uscendo dalle logiche abituali in base a cui la musica classica si fa a teatro e la musica popolare nei locali e festival, venendo poi suddivisa in ulteriori sottocategorie (rock, elettronica, folk…), ciascuna con i propri luoghi e pubblici specifici. Con il festival diffuso ‘FUORI!’, l’obiettivo è di mescolare le carte e le attese, creando abbinamenti di musiche e luoghi non prevedibili, facendo incontrare identità diverse e persone che non si troverebbero mai normalmente a condividere eventi musicali. Verranno coinvolti gruppi italiani e stranieri, curando in particolare la partecipazione di gruppi musicali pesaresi, selezionati attraverso un contest.

09/03 Scout Gillet

09/04 Kristin Hersh c/o Urbico ciclofficina

maggio Angelica

04/06 Julia Kent

Luglio  Whitemary

MUSICA: SOSTANTIVO FEMMINILE PLURALE

In collaborazione con SPAZIO WEBO

Mercoledì 11 settembre, SPAZIO WEBO, evento di presentazione

Il tema della presenza femminile nel mondo della musica è oggetto di particolare attenzione negli ultimi anni. L’intensificazione della sensibilità collettiva riguardo alle pari opportunità ha evidenziato che le donne che suonano, e che sono riconosciute come autrici e/o interpreti, sono in numero minore rispetto agli uomini. E’ un problema complesso, con radici storiche articolate e di difficile soluzione: il progetto vuole affrontarlo attraverso eventi e attività comunitarie, che portino a rilevare il problema, a definire nella pratica i blocchi che producono un effetto di sbilanciamento nella presenza artistica di genere. Verranno realizzate due attività: un laboratorio di canto corale ed un programma di incontri tra artiste/artisti e ragazze/ragazzi delle scuole superiori.

settembre-dicembre

Corso di canto corale sulla musica popolare 

a cura di Francesca Messina (Femina ridens)

Il percorso è rivolto a donne di ogni età, con esperienza in ambito musicale e/o canto corale, e prevede la conoscenza e l’apprendimento di canti della tradizione orale (anche con l’utilizzo di strumenti antichi e tradizionali), partendo dalla loro origine e dal legame con il ruolo della donna nei diversi contesti sociali. La proposta inquadra la questione dal punto di vista concreto e storico, dando voce ad uno spazio di espressione femminile efficace per rappresentare istanze di affermazione di una presenza positiva e creativa. E’ previsto un evento finale di condivisione con la città.

settembre-dicembre

Raccontami come funziona  

5 Incontri tra studentesse/studenti e artiste/artisti. Attraverso il coinvolgimento di artiste ed artisti che hanno una rilevante presenza nel mercato musicale italiano e nei social, si creano momenti di confronto su cosa significa essere musiciste in Italia, quali le risorse necessarie, quali gli ostacoli. L’obiettivo è di accrescere, nelle ragazze e nei ragazzi, la consapevolezza dei meccanismi creativi e produttivi in ambito musicale.

Info di servizio 

Gran parte delle iniziative di ‘Oceano Adriatico’ si svolge su iscrizione.

Già possibile iscriversi a Foreste Elettriche, partenza laboratori 24 febbraio https://labirinto.coop/iscrizione-foreste-elettriche/ 

Sul sito di pesaro2024 www.pesaro2024.it, sono disponibili le info per iscriversi e consultare il calendario aggiornato delle iniziative di tutto l’anno.

Tutti i dettagli del progetto ‘Oceano Adriatico’ nel sito di Cooperativa Sociale Labirinto

www.labirinto.coop