
Dal 7 al 29 ottobre riparte Sotto Traccia, il festival culturale dei multiformi ingegni, nell’ex lanificio Carotti, sito di archeologia industriale di Fermignano, con la cura di Megawatt e della Fondazione ex lanificio Carotti, sotto la direzione artistica di Silvano Bacciardi.
Sotto Traccia è la rassegna di eventi culturali compositi – audiovisivi, artistici, tecnologici e anche legati alla cultura materiale – realizzati in un contenitore già fulcro della manifattura della provincia restituito grazie all’iniziativa dell’imprenditore Giovanni Pagliardini alla fruizione della comunità come spazio ancora legato intimamente al territorio e al suo paesaggio, a partire dall’acqua del Metauro che alimentava le turbine del lanificio, prima cartiera e, per una stagione, mulino.
«Felici di riaccogliere una rassegna molto rappresentativa del fermento creativo di Fermignano – ha detto Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza di Pesaro -; tra i primi Comuni con cui abbiamo iniziato a dialogare per la costruzione del percorso della Capitale italiana della cultura. È un territorio che sta diventando riferimento importante per docenti, studenti e artisti e punto di partenza per collaborazioni culturali, creative e produttive. Fermignano, e l’ex lanificio Carotti, saranno centrali nel programma e nel racconto di Pesaro 2024, di cui Sotto Traccia è un’anteprima di valore».
Saranno le opere di Gianluigi Toccafondo, pittore, illustratore e cineasta, il perno attorno a cui ruoterà la seconda edizione di Sotto Traccia, quasi «un’anteprima del progetto elaborato per Pesaro 2024 – ha spiegato Silvano Bacciardi, direttore artistico ex Lanificio Carotti – di cui curiamo una delle linee progettuali che renderemo fruibili a fine aprile prossimo con appuntamenti ravvicinati che proseguiranno poi per tutto l’anno».
Nei week end successivi di Sotto Traccia previsti altri eventi legati alla contemporaneità e al legame con il territorio: sabato 14 ottobre nella sala grande dell’ex lanificio si terrà un incontro-dibattito sul tema dell’intelligenza artificiale e del suo rapporto con l’arte condotto da Rossano Baronciani e Davide Riboli rispettivamente docenti dell’accademia di belle arti di Venezia e Sassari, pesaresi prestati all’acqua della città galleggiante per antonomasia e a quella dell’Isola di Sardegna.
Acqua, vino e pesce, già simboli evangelici e cristologici saranno al centro di una liturgia laica messa in scena dall’attore e illustratore urbinate Giorgio Donini con la complicità di Silvia Veroli, giornalista che gli fa da paroliera. Il racconto dell’acqua dei fiumi si insinuerà sabato 28 ottobre tra la degustazione pomeridiana di Bianchello del Metauro (DOC) a cura dei Vignaioli d’Autore e la cena ammannita dallo chef Danilo Mariotti del ristorante “Ponente” di Urbino.
E poiché tutto scorre, l’elemento acqua è dominante anche nella sezione arti visive di Sotto Traccia, con la mostra, che verrà inaugurata sabato 21 ottobre, curata dalla storica dell’arte Bonita Cleri e dedicata agli acquerelli di paese di Tancredi Liverani: cartoline dal passato, il 1852, che raccontano come era Fermignano e come era l’ex lanificio Carotti. E per farsi un’idea ancora più precisa, ogni domenica di ottobre alle ore 16 sarà possibile previa prenotazione partecipare alla visita guidata della centrale idroelettrica della struttura aperta dalla 10 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 a ingresso libero.