Tag: danza

Con Maddalena in Scena si riaprono le porte della chiesa del Vanvitelli

Maddalena

Per Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura si riaccendono i riflettori sulla ex Chiesa della Maddalena che dopo quasi due anni di chiusura forzata a causa del sisma, grazie alla programmazione curata da Hangartfest, torna ad essere spazio dedicato agli eventi culturali, alla danza e alle arti performative e ad accogliere pubblico e artisti.

Venerdì 26 aprile, alle 18.00, con Maddalena in Scena si festeggia la riapertura alla presenza delle Autorità cittadine, del pubblico e della stampa con micro performance di danza, proiezioni di videodanza e interventi musicali che vedranno in scena gli artisti Raffaele Damen, Donatella To-nini, Valeria Bostrenghi, Paolo Gennari, Jean Gambini, Andrea Baldassarri, Emily Ma-nica, Thomas Bertuccioli, Masako Matsushita e gli/le studenti del Liceo Coreutico Marconi.

L’evento è anche l’occasione per presentare alcune delle attività in agenda per il 2024. Primo in ordine temporale Danzando memorie sul mare, l’evento a cura di Hangartfest per il dossier di Pesaro Capitale, la cui direzione artistica è affidata al coreografo e regista Stefano Mazzotta e la consulenza musicale all’etnomusicologo Thomas Bertuccioli. Il progetto coinvolge le comunità del territorio provinciale in un processo corale di connessione tra le tradizioni musicali marchigiane e la danza contemporanea, attraverso una serie di eventi e di feste danzanti che si svolgeranno nei borghi di Belforte all’Isauro (19 maggio), Mondavio (25 maggio), Borgo Pace (1° giugno) fino alla grande festa conclusiva a Pesaro il 1° settembre, ad apertura della XXI edizione di Hangartfest. L’ingresso il 26 a “Maddalena in Scena” è gratuito previa prenotazione.

Gli eventi proseguono nel contesto della Giornata della Danza promossa da UNESCO domenica 28 alle 10.00 con Moving Trust, un workshop guidato da Masako Matsushita e basato sul movi-mento tridimensionale che esplora il potenziale tecnico e creativo dei partecipanti. L’adesione è gratuita previa prenotazione.

La sera del 28 alle 20.30, in scena Sex.Exe il nuovo lavoro del giovane coreografo Pablo Eze-quiel Rizzo. La performance, che sarà seguita da un momento di condivisione con il pubblico, solleva riflessioni attorno al tema dell’oggettivazione del corpo femminile, mediante la costruzione di immagini archetipiche tra danza, arti visive, parola e tecnologia. Ingresso cortesia € 3

Lunedì 29 aprile, alle 20.30, l’incontro Dinamiche evolutive della danza in carcere, promosso da Teatro Aenigma e condotto da Vito Minoia, Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, sarà l’occasione per parlare dell’attività di danza che viene svolta nelle case di detenzione italiane. Interverranno i coreografi Dario La Ferla e Vito Alfarano. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

La Biglietteria per la performance Sex-Exe è attiva presso il botteghino della Maddalena il 26 aprile dalle 16.00 e il 28 aprile dalle 19.00. Per partecipare all’evento di apertura Maddalena in Scena e al workshop Moving trust iscriversi ai form presenti sul sito www.hangartfest.it

A Pesaro la grande danza internazionale

danza

Continua la grande stagione di danza Pesaro 2024 con due spettacoli dal respiro internazionale: Lovetrain2020 di Emanuel Gat e Hairy di Dovydas Strimaitis. Gli spettacoli sono proposti a Pesaro nell’ambito della Stagione Capitale Danza di Pesaro capitale italiana della cultura 2024, nata dalla rinnovata collaborazione tra Comune AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura, main partner Gruppo Hera.

Da sempre interessato al rapporto tra strutture musicali e coreografiche, Emanuel Gat, uno dei più importanti e prolifici coreografi della scena contemporanea, arriva al Teatro Rossini di Pesaro martedì 16 aprile (ore 21) con la sua acclamata creazione Lovetrain2020, una sorta di “musical” contemporaneo – premiato come miglior spettacolo di danza della stagione 20-21 dall’associazione professionale francese di critica di teatro, musica e danza – costruito sui successi dei Tears for Fears.

Tra i coreografi più affermati della sua generazione, Gat continua la sua lunga esplorazione dei punti di incontro tra il coreografico e il musicale, il visivo e l’uditivo e delle potenzialità che essi racchiudono per l’osservazione, lo studio e il racconto. Lovetrain2020 è un’ode coreografica al suono e alle vibrazioni degli anni Ottanta, incarnati nella meravigliosa musica del duo britannico Tears for Fears (Mad worldShoutEverybody wants to rule the worldChangeSowing the seeds of love e molti altri incredibili successi di quel glorioso decennio). Il coreografo si tuffa nel “vibe” e nella spinta utopica di un’epoca ed esplora le possibilità espressive ed emotive scaturite dall’intreccio tra danza e musica pop. Lo spettacolo si svolge in uno spazio carico di riferimenti, contrappunti e possibilità infinite, dove movimento e suono interagiscono per rivelare ancora una volta e da un’angolazione diversa gli strati evidenti ma quasi trasparenti in cui le persone si incontrano, si allontanano, si spingono e si tirano l’un l’altra, si interrogano, prendono le loro decisioni e vanno avanti. In scena, in una vera e propria esplosione di energia con i talentuosi danzatori della compagnia Emanule Gat Dance.

Nasce in Israele nel 1969 Emanuel Gat è entrato alla Rubin Academy of Music di Tel-Aviv, con l’obiettivo di sviluppare la sua pratica musicale. Il suo primo incontro con la danza è stato all’età di 23 anni durante un workshop guidato dal coreografo israeliano Nir Ben Gal. Pochi mesi dopo, è entrato a far parte della Liat Dror Nir Ben Gal Company con la quale ha creato due opere ed è stato in tournée a livello internazionale. Ha iniziato a lavorare come coreografo indipendente nel 1994. Durante i successivi dieci anni, Gat ha sviluppato un approccio unico e personale alla coreografia e alla creazione di danza, attraverso numerosi progetti, collaborazioni e processi di creazione, ponendo le basi per la sua visione artistica e gettando le fondamenta per il suo futuro lavoro. Ha fondato la sua compagnia, Emanuel Gat Dance, presso il Suzanne Dellal Center di Tel Aviv nel 2004, e da allora ha creato un repertorio diversificato di opere. Il lavoro di Gat è stato presentato nella maggior parte dei principali luoghi e festival di danza in tutto il mondo negli ultimi 25 anni, ballato da un gruppo forte e diversificato di collaboratori di lunga data. Parallelamente al suo lavoro coreografico, Gat progetta l’illuminazione di tutte le sue opere, rendendole parte integrante del suo processo creativo.

I costumi sono di Thomas Bradley, realizzazione costumi Thomas Bradley e Wim Muyllaert, progettazione luci e direzione tecnica Guillaume Février, suono Frédéric Duru. La produzione dello spettacolo è di Emanuel Gat Dance, Marjorie Carré, Mélanie Bichot, co-produzione Festival Montpellier Danse 2020, Chaillot – Théâtre national de la Danse Arsenal Cité Musicale – Metz, Theater Freiburg, con il supporto di Romaeuropa Festival.

Secondo appuntamento con un altro grande esibizione internazionale con Hairy del coreografo lituano Dovydas Strimaitis, in scena a Pesaro venerdì 19 aprile ore 21:00 al Teatro Sperimentale. Un pezzo che fa girare la testa; i capelli volano, si agitano, frustano l’aria o semplicemente ricadono immobili. Un omaggio alla libertà, questo balletto di Strimaitis per quattro danzatori (Benoit Couchot, Lucrezia Nardone, Hanna-May Porlon e Line Branchereau) e i loro capelli. Con impressionante potenza, ondeggiano nella coinvolgente coreografia riferimenti subculturali identitari, politici, culturali e storici della danza.

Informazioni e biglietti per Pesaro presso biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, AMAT circuito vivaticket anche online, prevendite anche alla biglietteria Tipico.tips 0721 34121 – 340 8930362.

Pasionaria, domenica 7 aprile al Teatro Rossini

Pasionaria

Un sensazionale lavoro di La Veronal, acclamata compagnia spagnola di danza contemporanea diretta da Marcos MorauPasionaria giunge domenica 7 aprile al Teatro Rossini per la Stagione Capitale Danza di Pesaro capitale italiana della cultura 2024, nata dalla rinnovata collaborazione tra Comune di Pesaro e AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura, main partner Gruppo Hera.

Con la stagione di danza torna anche Oltre la Scena, ciclo di brevi incontri online pensati per esplorare gli spettacoli in programma a cura di Francesca Pedroni, giornalista, critico e studiosa di danza. L’introduzione a Pasionaria ha luogo venerdì 5 aprile alle ore 18 su Zoom (ID riunione: 853 7000 9643, codice d’accesso 068613).

Pasionaria è uno spettacolo applaudito in tutto il mondo pieno di suggestioni e rimandi al cinema e alla letteratura del paranormale e fantastico, da American Horror Story a Buñuel, da Man Ray a Ai confini della realtà, esplorando la disumanizzazione, il raggelamento delle passioni umane, l’anaffettività. In scena otto danzatori, che dipingono un mondo immaginario, forgiato da uno sforzo collettivo, il luogo che chiamiamo progresso. La la vita è diventata un’esperienza artificiale e gli abitanti di questo pianeta ideale hanno perso la facoltà di provare emozioni e passioni. Il lavoro mostra gli effetti di questa perdita e mette in discussione il concetto di progresso e i valori che dominano la società, rivelando l’individualismo e la viltà che erodono la compassione e l’integrità morale. Come in un dipinto di Rembrandt, dove è l’oscurità a parlare della luce, in Pasionaria è quello che non c’è che viene sottolineato per svelare gli effetti della fatale deriva che abbiamo intrapreso.

«In uno spazio definito, bianco e spoglio come i corridoi degli ospedali (o dei manicomi?) – scriveva Silvia Poletti, tra i maggiori studiosi di danza, a proposito dello spettacolo –, dominato da un finestrone oltre il quale gli astri, luna in primis, si muovono, si avvicinano e allontanano, si eclissano ed esplodono (quasi a sottolineare come anche qui si fluttui in uno spazio senza tempo e senza speranza) si muovono robotizzate creature. Il popping, l’hiphop e la break sono i vocabolari a cui i danzatori attingono per rendere perfetto e inquietante il senso della loro disumanità. Il palcoscenico si anima di androidi alla Blade Runner, le facce fisse in non-espressioni, basti pensare alla meravigliosa ‘bambina’ dai tratti orientali con lo sguardo terribilmente trasognato e vuoto che ripetutamente tenta di uscire dalla sala e di telefonare (cerca aiuto?) e le cui movenze, flessuose fino all’inverosimile, improvvisamente richiamano verminosi insetti».

Marcos Morau ha studiato fotografia, movimento e teatro tra New York e Barcellona. Costruisce mondi e paesaggi immaginari dove movimento e immagine si incontrano e si divorano l’un l’altro. Da oltre 10 anni dirige la compagnia La Veronal, invitata in prestigiosi teatri e festival internazionali, a cui sono stati riconosciuti numerosi premi. Il suo linguaggio è un’eredità del movimento astratto e del teatro fisico, fusi insieme in un amalgama surrealista e oscuro. Un potente linguaggio del corpo basato sull’annientamento di ogni logica organica, che procede sezionando il movimento e trasformandolo in un’identità unica.

Informazioni e biglietti presso biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, AMAT circuito vivaticket anche online, prevendite anche alla biglietteria Tipico.tips 0721 34121 – 340 8930362. Informazioni AMAT 071 2072439, www.teatridipesaro.itwww.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 17.