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Le valigie digitali

La natura ubiqua della cultura

Le SIM card dei telefoni sono spesso l’unico oggetto che i migranti portano con sé durante il viaggio dal loro paese verso approdi incerti. Il contenuto digitale fatto di immagini, suoni, contatti, tracce di relazioni e l’unico bagaglio attraverso cui i migranti ricordano il proprio percorso, costruiscono le proprie aspettative e gestiscono il quotidiano.

Coordinato dalla fotografa Daniela Neri, con il compositore Giulio Aldinucci e l’antropologo Tommaso Sbriccoli, Le valigie digitali prevede un laboratorio e una mostra in cui si mettono in discussione le identità preconcette sui migranti prodotte dal discorso pubblico e dai massmedia dei paesi di accoglienza. Il progetto utilizza diversi linguaggi artistici – fotografia, video, scrittura, sound art – per sviluppare nuove prospettive su queste storie, ricostruendo insieme ai partecipanti – ovvero giovani del territorio e minori stranieri non accompagnati accolti sul territorio dalla Labirinto Cooperativa Sociale – immagini con cui possano riconoscersi e raccontarsi.

Attuatori
Coop. Soc. Labirinto

Calendario
Febbraio- Marzo: due settimane di attività laboratoriali intensive con Daniela Neri, Tommaso Sbriccoli e Giulio Aldinucci Aprile - Settembre: Mostra

A cura di Daniela Neri e Tommaso Sbriccoli

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