Morbidelli Museo

Il museo è stato creato da Giancarlo Morbidelli con l'intento di valorizzare e mostrare al pubblico lo straordinario patrimonio di moto d'epoca che egli stesso ha raccolto e restaurato nel corso degli ultimi trenta anni. Il museo ospita oltre duecentocinquanta moto d'epoca costruite in Italia e all'estero dal 1905 alla fine degli anni '80 che si possono ammirare in settori distinti per periodi di fabbricazione. Tra questi esemplari alcuni modelli presentano caratteristiche tecniche innovative per l'epoca in cui sono stati costruiti ed hanno spesso precorso soluzioni tecnologiche adottate nella moderna produzione motociclistica. La struttura ospita un parco notevole di moto da competizione. Particolarmente degni di citazione i seguenti esemplari: La Benelli 250 monocilindrica bialbero, campione del mondo nel 1950 con Dario Ambrosiani e la Benelli 175 bialbero con cui gareggiarono negli anni '30 i piloti Tonino Benelli, Dorino Serafini e Banchieri. Inoltre, l'intera collezione di moto Morbidelli che nel corso degli anni '70 furono protagoniste nei campionati del mondo di velocità vincendo quattro allori iridati. Sono, infine, presenti modelli di altre marche gloriose. Diversi esemplari di moto sono attualmente in fase di restauro ed entreranno a far parte di un nuovo padiglione che ospiterà anche alcuni modelli di auto e moto da record. Recentemente, è stata allestita una sala interamente dedicata all'indimenticato campione pesarese di moto ed auto Dorino Serafini, che accoglie al suo interno trofei, coppe ed allori vinti dal centauro, nonchè la sua prima moto da competizione, la Benelli 175 Bialbero degli anni '30. All'interno della Sala Serafini è stato inoltre predisposto un servizio di ristorazione su richiesta dei visitatori, in grado di ospitare circa sessanta persone.