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Reali Meraviglie: riflessioni sull’uomo del nuovo millennio

Riflette sul futuro dell’umanità, il nuovo progetto di dossier di Pesaro 2024 che – da marzo a luglio – arricchisce il calendario dell’anno da Capitale: ‘Reali Meraviglie’ prende forma nella sezione della ‘natura vivente’ della cultura ed è curato dall’associazione Umanesimo Artificiale attraverso il suo istituto di ricerca Transmedia Research, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di FanoSpecial partner, Dago Elettronica.

I confini tra umano e macchina, naturale e artificiale hanno perso ogni valore ontologico e l’uomo è letteralmente permeato e penetrato dalla tecnologia; ‘Reali Meraviglie’ parte da questo assunto e si pone un obiettivo preciso: indagare il frame post-organico attraverso un ciclo di opere installative ed esperienze performative e immersive di forte impatto visivo e partecipativo, che mettono al centro le tecnologie esponenziali del presente e prossimo futuro. Artisti internazionali saranno invitati a riflettere insieme alla cittadinanza sui principali temi di indagine attraverso la creazione di lavori site-specific per Pesaro 2024. Ciò che lega tutte le attività è un programma multidisciplinare di ricerca artistica ed education ibrido online/offline che coinvolge 8 studenti dal mondo. Gli eventi si svolgeranno in varie sedi a Pesaro, Fano, Pergola e San CostanzoPrimo appuntamentodal 29 al 31 marzo a Fano nella Pinacoteca San Domenico con Neil Harbisson e Pol Lombarte ‘Sonochromatic Piano’.

Alla conferenza stampa sono intervenuti: per Pesaro 2024, il direttore generale Silvano Straccini e il direttore artistico Agostino RiitanoFilippo Rosati presidente di Umanesimo Artificiale.

Ha aperto Agostino Riitano: Reali Meraviglie’ è un progetto molto radicato nella tematica di Pesaro 2024 ma soprattutto è un progetto che è frutto del percorso di cocreazione attivato nei mesi scorsi con Umanesimo Artificiale, interlocutore straordinariamente fertile dal punto di vista della proposizione di contenuti per andare a frequentare quelle frontiere un po’ più avanguardistiche sui temi della relazione tra uomo, natura e tecnologia. Dopo la poesia di Spark delllo scorso weekend con ben 15.000 persone di pubblico nelle tre serate, ora entriamo in un discorso ben diverso che prevede anche opere site specific per Pesaro 2024 e che ci darà la possibilità di entrare in relazione con artisti che hanno fatto scelte particolarmente radicali. Ci saranno anche talk e sessioni di workshop con un programma molto intenso e mobile che coinvolge diversi Comuni su temi molto spinti rispetto alla ibridazione dei corpi attraverso la tecnologia”.

“Siamo entusiasti di ospitare artisti internazionali in un ricco calendario di appuntamenti sia online che in presenza nella nostra provincia”: così Filippo Rosati. “Crediamo che Pesaro2024 sia la giusta cornice per affrontare i tempi della contemporaneità attraverso esperienze performative e immersive; ringraziamo il Direttore e tutto lo staff per la fiducia”. Umanesimo Artificiale è un’associazione culturale e studio creativo che nasce a Fano nel 2017 che in questi anni ha dato vita a progetti di ricerca sul territorio e in giro per l’Europa su arte, scienza e tecnologie. L’idea è quella di fare con la nostra piattaforma digitale da network e scambio all’interno di una vetrina ideale come Pesaro 2024. E rispetto al claim  ‘La natura della cultura’ noi apriamo un focus sull’essere umano del nuovo millennio anche alla luce delle recentissime scoperte tecnologiche. Non per dare risposte ma per farci la domanda se la biologia del corpo umano sia adatta a questo sviluppo tecnologico che avanza. Con l’obiettivo di far passare una visione del futuro non distopica ma di un futuro che ci stiamo costruendo noi con una serie di strumenti che è giusto iniziare a conoscere. Questa la sfida”.

Le conclusioni a Silvano Straccini: “Reali Meraviglie’ è probabilmente il progetto più ambizioso di Pesaro 2024 dal punto di vista tecnologico rispetto ai contenuti che ci siamo dati come Capitale. Il dialogo con un interlocutore come Umanesimo Artificiale è stato naturale perché questo è un ambito su cui ci piaceva avere gli stimoli giusti visto che la riflessione sul digitale e sul futuro è più che mai attuale. Non c’è solo Pesaro ma un dialogo con il territorio della provincia, anche questo molto importante. Speriamo di intercettare un pubblico nazionale e internazionale”.

Reali Meraviglie. Transitions, transformations and transcendence
CALENDARIO
29 + 30 + 31 marzo Fano, Pinacoteca San Domenico

Umanesimo Artificiale presenta Neil Harbisson e Pol Lombarte “Sonochromatic Piano” in collaborazione con Cyborg Foundation

talk + workshop + performance site specific. Il workshop è finalizzato alla realizzazione dell’opera (pianoforte “preparato”) che l’artista userà per la performance del 30 marzo.

Neil Harbisson è un artista contemporaneo e attivista cyborg, meglio conosciuto per avere un’antenna impiantata nel cranio e per essere la prima persona al mondo riconosciuta come cyborg da un governo. Nato con una forma di daltonismo che gli fa percepire il mondo in bianco e nero, Harbisson è noto per la sua abilità estesa di ascoltare i colori e percepirli dal di là delle possibilità della visione umana. Nel 2010 ha fondato la Cyborg Foundation, un’organizzazione internazionale per aiutare gli umani a ‘diventare’ cyborg. La sua forma artista esplora i concetti di identità, percezione umana, connessione tra vista, udito e forma artistica attraverso nuovi input sensoriali.

‘Sonochromatic Piano’ è una performance di cyborg art unica nel suo genere, che permette al pubblico di sperimentare il colore del suono. Ogni tasto del pianoforte modificato si collega ad una lampadina colorata, trasmettendo visivamente la frequenza della nota. L’artista cyborg Harbisson collegherà la sua antenna agli altoparlanti tramite bluetooth e punterà l’antenna verso le lampadine. Questo connubio crea un duetto unico tra pianoforte e antenna arricchendo la composizione con suoni sia acustici del pianoforte che elettronici dell’antenna.

orario:

venerdì 29 e domenica 31 marzo 15:00- 20:00

sabato 30 marzo dalle 10:00; ore 21 talk con Neil Harbisson e a seguire performance

Ingresso gratuito senza prenotazione

27 aprile San Costanzo, Teatro della Concordia

Umanesimo Artificiale e Hyperobjects presentano: Aun Helden “Fenômeno

https://www.instagram.com/aunhelden/

talk + performance site specific (première)

Aun Helden è un’artista transdisciplinare brasiliana che lavora con molteplici media come performance, incorporazione di protesi, video, suono e immagine. ‘Sono un sogno, il sogno di me stessa, e quando sei un sogno non hai bisogno del destino, il tuo corpo è fatto di vita e di morte… sono una radice d’albero che si ribella contro il cemento’. Attraverso il processo di creazione, Helden sviluppa un nuovo immaginario corporeo, creando finzioni e linguaggi che sfuggono alle aspettative umane e binarie, il tutto in linea con la sua identità, ricerca semiotica ed epistemologica. Aun ha esposto a livello internazionale, tra cui alla Lux Gallery, Londra (2021), SP ARTE, San Paolo con Aura Gallery (2022), Opyum Contemporary Video Festival, Parigi (2022) e Saigon Athens Gallery, Atene (2022).

Ingresso gratuito. Info: account instagram @umanesimo.artificiale @transmediaresearch.institute, www.transmediaresearch.institute

25 + 26 maggio Pergola, chiesa Santa Maria di Piazza

Umanesimo Artificiale presenta: Dr. Daniel Fesltead “Always On My Mind”

https://www.instagram.com/felstead.daniel/

Installazione video, lavoro su commissione (première)

Daniel Felstead (PhD) è un accademico e content creator la cui pratica artistica si concentra sulla relazione tra moda, tecnologia e cultura. Con oltre 15 anni di esperienza nel settore come designer esperienziale e stratega per aziende del calibro di Google, Microsoft, Nike e Siemens, è il leader del corso MA Fashion Media & Communication presso il London College of Fashion (UAL). Daniel ha tenuto conferenze e presentato lavori a livello internazionale, tra cui Ambika P3, Architectural AssociationBerlin Critics WeekFundació Foto Colectania, Global Art Forum, PAF, Serpentine Galleries, Tate e V&A. Il suo dottorato di ricerca ha esplorato il lavoro dell’artista Tino Sehgal in relazione alle modalità speculative di produzione, alla materialità e alla piattaforma. Più recentemente ha prodotto due cortometraggi acclamati dalla critica per DIS (The Metaverse In Janky Capitalism / Literally No Place) che esplorano i miti, le ideologie e le realtà del metaverso e dell’intelligenza artificiale.

Ingresso gratuito. Info: account instagram @umanesimo.artificiale @transmediaresearch.institute, www.transmediaresearch.institute

29 + 30 giugno Pesaro, Palazzo Gradari

Inaugurazione della mostra collettiva con i lavori degli studenti internazionali del semestre ibrido di Transmedia Research Institute

Ingresso gratuito. Info: account instagram @umanesimo.artificiale @transmediaresearch.institute, www.transmediaresearch.institute

6 + 7 luglio Fano, Pinacoteca San Domenico

Umanesimo Artificiale presenta: Fronte Vacuo “δISSOLUTION: The Oracle

con Marco Donnarumma, Margherita Pevere, Andrea Familiari

Intro

talk + performance site specific (première)

Fronte Vacuo è un gruppo di performance transdisciplinare nato e con sede a Berlino che unisce body art, teatro, danza, performance audiovisiva e tecnologia. Le opere sono definite da metodi inaspettati di interazione con il pubblico, performance corporee radicali e un lavoro rigoroso sul simbolismo. I loro materiali sono corpi umani e non umani, simbionti organici, macchine di intelligenza artificiale, suoni spaziali e immagini intrecciate in tumultuosi biomi. In italiano “Fronte” significa fronte militare o politico, e “vacuo” significa vacuo, senza contenuti. “Fronte vacuo” si riferisce quindi a un fronte militante vuoto di significato, un cinico riferimento alla cieca fede odierna nel tecno-capitalismo. Fronte Vacuo è stato fondato nel 2019 dagli artisti Marco Donnarumma, Margherita Pevere e Andrea Familari. Testimoniando la convergenza tra sconvolgimento ecologico, polarizzazione socio-politica e progresso tecnologico, hanno combinato le loro pratiche individuali in un’unica entità artistica. Fronte Vacuo, quindi, intreccia elementi di media art, performance, musica interattiva, video arte e bioarte in una pratica che elude le delimitazioni di genere.

Ingresso gratuito. Info: account instagram @umanesimo.artificiale @transmediaresearch.institute, www.transmediaresearch.institute